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    FAQ - Domande Frequenti

    1. Il Coaching

    In questa sezione puoi trovare la risposta ad alcune delle domande più frequenti sul coaching che mi vengono spesso poste durante i miei incontri conoscitivi con i coachee.

    Se non trovi la risposta che cerchi puoi contattarmi tramite il form di contatto, sarò felice di darti una mano a sciogliere i tuoi dubbi.

     

    2. Cos’è il coaching?

    Il coaching è un veicolo per portare il coachee in un punto migliore, rispetto alla situazione di partenza.

    In questo percorso, il coach governa il processo, ma è il coachee a decidere la meta e la direzione da prendere.

    In generale il punto di partenza è fatto di sogni, desideri, aspirazioni, pericoli, paure.. .

    Il punto di arrivo ha che fare con gli obiettivi definiti ben formati e/o con una vision ampia, comprendendo un traguardo davvero importante per il coachee.

    Lungo il percorso tra questi due estremi, il coaching si focalizza su: punti di forza, competenze da sviluppare e rafforzare, passaggi intermedi da raggiungere attraverso un piano di azione.

    Il coaching è un processo per sbloccare il potenziale individuale e massimizzare la performance.

    A me piace definire il coaching come un processo comunicazionale e di facilitazione orientato all’azione, per produrre cambiamenti che sprigionano il talento del Coachee

    • Nella parola comunicazione risiede uno degli aspetti che rende il coaching efficace, in quanto i nostri pensieri, le emozioni, i valori e le aspirazioni, risiedono spesso in modo confuso dentro ciascuno di noi.
    • Prendono forma solo quando li associamo a delle parole.
    • Quando queste parole vengono verbalizzate, il coachee ne assume una consapevolezza maggiore.
    • Per riferirle ad un altro essere umano, occorre raggiungere prima chiarezza e una responsabilità maggiore

     

    3. Quali tecniche utilizza il coaching?

    Il coaching utilizza tecniche di comunicazione e di problem solving per aiutare le persone a raggiungere i propri obiettivi personali e professionali.

    Il coach lavora come un partner, guidando il coachee a identificare le mete desiderate, a superare i blocchi e a trovare le soluzioni ai problemi.

    Alcune delle tecniche più comuni utilizzate nel coaching sono:

    • Domande aperte: il coach utilizza domande aperte per aiutare il coachee a esplorare le proprie idee e i propri pensieri e guidarlo a trovare le risposte.
    • Ascolto attivo: il coach ascolta attentamente il coachèe, fornendo feedback e incoraggiamento per aiutarlo a progredire nel percorso.
    • Riflessione: il coach aiuta il coachee a riflettere sui comportamenti, sulle emozioni e sul proprio flusso di pensieri, e a scoprire i blocchi che stanno impedendo al coachee di raggiungere i propri obiettivi.
    • Visualizzazione: il coach aiuta il coachee a visualizzare il raggiungimento dei propri obiettivi, utilizzando tecniche quali l’immaginazione guidata e la meditazione.
    • Feedback e valutazione: il coach fornisce feedback al coachee sui suoi progressi e lo aiuta ad analizzare e valutare gli obiettivi prefissati e le necessarie azioni da compiere.
    • Pianificazione e azione: il coach aiuta il coachee a pianificare azioni specifiche per raggiungere il traguardo e a metterle in pratica.
    • Sviluppo di abilità: il coach aiuta il coachee a sviluppare le abilità necessarie per raggiungere i propri obiettivi, come ad esempio la comunicazione efficace, la gestione del tempo, la leadership e il problem solving.
    • Supporto continuo: il coach fornisce supporto continuo al coachee durante il percorso di coaching, incoraggiandolo e motivandolo a raggiungere i propri obiettivi.

    4. Da dove inizia un percorso di coaching?

    In generale il punto di partenza è fatto di sogni, desideri, aspirazioni, pericoli, paure…

    Essere in sintonia con se stessi è infatti il primo passo per arrivare per gradi a un nuovo livello di conoscenza del proprio io, un punto dal quale sarà poi possibile ripartire per ottenere obiettivi concreti come, ad esempio, migliorare la propria performance professionale, ma anche sportiva, di studio o genitoriale.

    Un percorso di coaching inizia solitamente con un primo incontro, chiamato "sessione di valutazione" o "sessione di orientamento".

    In questa sessione, il coach e il coachee  discutono gli obiettivi del coachee  e il coach valuta se il coaching sia effettivamente la scelta giusta per il coachee.

    Durante la sessione di valutazione, il coach interroga il coachee sui suoi obiettivi, le sue sfide e i suoi desideri, sia professionali che personali.

    Durante questo primo incontro il coach può già adottare le tecniche di coaching quali la domanda aperta e l'ascolto attivo per aiutare il coachee  a esplorare le proprie idee e pensieri.

    Al termine della sessione si decide un piano d'azione.

    In generale, un percorso di coaching può comprendere incontri regolari, sia in persona che online, in cui il coach e il coachee  lavorano insieme per raggiungere le mete prefissate.

    Il coach può anche fornire al coachee dei compiti da svolgere tra una sessione e l'altra per aiutarlo a progredire meglio verso i suoi obiettivi.

    5. Dove porta il coaching?

    Il punto di arrivo ha che fare con gli obiettivi definiti ben formati e/o con una visione ampia, comprendendo un traguardo davvero importante per il coachee. 

    Imparando a gestire al meglio i propri stati emotivi, il coachee ritrova la propria mission e una visione positiva dei propri traguardi che possono essere:

    • Raggiungere gli obiettivi personali e professionali: il coaching aiuta le persone a definire gli obiettivi e a pianificare i passi necessari per raggiungerli.
    • Migliorare la qualità della vita: il coaching aiuta le persone a migliorare la qualità della vita, aumentando la loro soddisfazione e il grado di benessere generale.
    • Sviluppare le competenze: il coaching aiuta le persone a sviluppare le competenze e le skill richieste aumentando la loro performance nella vita professionale e personale.
    • Aumentare la sicurezza in se stessi: il coaching aiuta le persone a diventare più sicure di se stesse e a sentirsi più capaci di affrontare i propri limiti.

     

    6. Come funziona il coaching?

    Lungo il percorso tra questi due estremi, ovverossia il punto di partenza contraddistinto da sogni, desideri, paure e il punto di arrivo contraddistinto dal raggiungimento degli obiettivi e la rimozione dei blocchi, il coaching si focalizza sui punti di forza, le competenze da sviluppare e rafforzare, i passaggi intermedi da raggiungere attraverso uno specifico piano di azione.

    Il processo di coaching prevede quindi una serie di sessioni regolari, durante le quali il coach e il coachee lavorano insieme per raggiungere gli obiettivi stabiliti.

    Durante le sessioni di coaching, il coach utilizza tecniche come la domanda aperta, l'ascolto attivo e la riflessione per aiutare il coachee  a esplorare le sue idee e i suoi pensieri.

    Il coach può anche utilizzare tecniche di visualizzazione e pianificazione.

    Il coaching è un processo continuo, il coachee  e il coach lavorano insieme per un periodo di tempo concordato per raggiungere tutti gli obiettivi prefissati.

    Alla fine del percorso di coaching si valutano i progressi fatti e il coachee  potrebbe anche decidere di continuare il coaching per ulteriori nuovi obiettivi.

    La struttura del coaching può quindi essere suddivisa in fasi principali:

    • Valutazione: questa si svolge durante il primo incontro quando si discutono i risultati da raggiungere.
    • Pianificazione: il coach e il coachee stabiliscono un piano d'azione stabilendo i passi necessari per raggiungere gli obiettivi.
    • Azione: il coach lavora con il coachee per mettere in pratica il piano d'azione, sia in presenza, ma anche assegnando al coachee compiti da svolgere tra una sessione e l'altra per aiutarlo a progredire più velocemente verso i propri obiettivi.
    • Valutazione dei progressi: il coach valuta i progressi del coachee e fornisce feedback sulle sue prestazioni. In questa fase emergono i problemi e gli ostacoli che il coachee  incontra nel centrare il proprio traguardo.
    • Conclusione: il coaching si conclude quando il coachee raggiunge la meta prefissata. Il coach può anche offrire supporto post-coaching per stabilizzare i risultati raggiunti.

    7. Quali benefici apporta il coaching?

    Il coaching è un processo per sbloccare il potenziale individuale e massimizzare la performance.

    Il coaching può essere applicato in molte aree, come l'educazione, il lavoro, la carriera, la salute e il benessere, le relazioni e lo sviluppo personale.

    Il coaching può apportare diversi benefici per le persone che lo ricevono, tra cui:

    • Raggiungimento degli obiettivi: il coaching aiuta le persone a raggiungere i propri obiettivi personali e professionali rimuovendo i blocchi.
    • Maggiore consapevolezza: il coaching aiuta le persone a diventare più consapevoli di se stesse e del proprio comportamento, e a capire quali siano i blocchi che stanno impedendo loro di raggiungere determinati risultati
    • Sviluppo delle competenze: il coaching aiuta le persone a sviluppare competenze e skill e a diventare più efficaci sia nella performance professionale sia nei rapporti interpersonali.
    • Maggiore sicurezza in se stessi: il coaching aiuta le persone a diventare più sicure di se stesse e a sentirsi più capaci ed abili nell’affrontare i problemi e le sfide della vita.
    • Migliore qualità della vita: il coaching aiuta le persone a migliorare la qualità della propria vita, aumentando il grado di soddisfazione e il loro benessere generale.
    • Maggiore soddisfazione professionale: il coaching aiuta le persone ad ottenere una maggiore soddisfazione dal proprio lavoro, migliorando le prestazioni professionali e aumentando conseguentemente le opportunità di carriera.
    • Maggiore resilienza: il coaching aiuta le persone ad aumentare la propria resilienza, porta i coachee ad acquisire flessibilità nelle varie occasioni quotidiane e a gestire al meglio le difficoltà.
    • Maggiore autodeterminazione: il coaching aiuta le persone a prendere in mano il controllo della propria vita, aumentando l'autodeterminazione e la capacità di assumere decisioni efficaci.

     

    8. Come funziona il coaching aziendale?

    Il coaching aziendale è una forma di supporto professionale che aiuta le aziende e i loro dipendenti a migliorare le prestazioni professionali raggiungendo con più facilità ed efficacia gli obiettivi aziendali.

    Il coaching può essere utilizzato per sviluppare le competenze del personale, migliorare la comunicazione e la collaborazione interna, aumentare la motivazione e la produttività, e a risolvere i problemi legati alle relazioni interpersonali.  

    Il coaching può essere fornito da un coach interno o esterno e può essere rivolto a singoli individui, team o interi dipartimenti.

     

    9. Come funziona il coaching motivazionale?

    Il coaching motivazionale è una forma di coaching che guida le persone a raggiungere un alto livello di motivazione e di impegno per centrare i propri traguardi.

    Il coach motivazionale utilizza durante il percorso tecniche di comunicazione efficace e di problem solving.

    Il coaching motivazionale può essere applicato a svariate aree della vita, tra cui il lavoro, lo sport, la salute e il benessere personale.

    10. Coach spirituale a chi si rivolge?

    Il coaching spirituale guida le persone a raggiungere una maggiore consapevolezza di se stessi  e una comprensione della propria spiritualità.

    Il coach spirituale porta gradualmente i coachee a scoprire le proprie credenze e valori spirituali che li aiutano a trovare la pace interiore e a riscoprire un senso di soddisfazione per la propria vita.

    Il coaching spirituale si basa su tecniche quali la meditazione, la preghiera e l’introspezione con l’obiettivo comune di guidare i coachee a connettersi  con se stessi e con una fonte superiore di saggezza.

    11. Coaching sportivo

    Il coaching sportivo si concentra sul miglioramento delle prestazioni sportive di un individuo o di un team. Il coaching sportivo supporta gli atleti nello sviluppo di nuove abilità e performance più alte.

    Nel coaching sportivo si adottano specifiche tecniche di allenamento, di visualizzazione, di gestione dello stress, di comunicazione e di risoluzione dei problemi.

    Il coach sportivo può lavorare con atleti individuali o con squadre, e può esercitare la professione  in svariati ambiti sportivi, come ad esempio il calcio, il basket, la corsa, il nuoto, la pallavolo, ecc.

    Il coach sportivo può anche lavorare con atleti di tutti i livelli, dai principianti fino ai campioni di altissimo livello.

    Il coaching sportivo offre agli sportivi il beneficio di aumentare la capacità di concentrazione, elevare la propria motivazione, sviluppare una maggiore resilienza, migliorare la capacità di gestione dello stress e delle emozioni ed infine di ampliare la capacità di assumere decisioni tempestive ed efficaci quanto mai indispensabili durante le competizioni.

    11. Coaching umanistico

    Il coaching umanistico si basa su un approccio olistico che sottolinea la dignità e l'autodeterminazione dell'individuo e il suo potenziale di crescita e di sviluppo.

    Il coaching umanistico lavora sulla consapevolezza, l'autenticità e l'autorealizzazione del coachee .

    Nel coaching umanistico si adottano  tecniche come la meditazione, la visualizzazione e l'esplorazione dei valori e delle emozioni per aiutare il coachee  a raggiungere una maggiore consapevolezza di se stesso e delle proprie motivazioni.

    Il coach umanistico incoraggia il coachee  a prendere in mano il controllo della propria vita e ad esprimere la propria autenticità.

    Il coaching umanistico si concentra quindi sullo sviluppo dell'individuo nella sua interezza, inclusi gli aspetti fisici, emotivi, mentali e spirituali.

    Il percorso porta il coachee a percepire un senso di equilibrio e di armonia nella propria vita riscoprendone il significando. Il coachee raggunge così un profondo senso di soddisfazione interiore.

    Il coaching umanistico è spesso utilizzato per aiutare le persone a superare le sfide della vita, come ad esempio i problemi relazionali, lo stress, le difficoltà di carriera e le questioni di natura personale.

    12. Chi è il mental coach

    Il mental coach è un professionista che lavora sulla performance mentale: dalla concentrazione, alla motivazione dei propri coachee, inclusa la resilienza, la gestione dello stress e la capacità di prendere decisioni efficaci.

    Il mental coach utilizza diverse tecniche come la meditazione, la visualizzazione, la programmazione neurolinguistica (PNL), la mindfulness, la gestione dell'ansia e la gestione delle emozioni.

    Il mental coach può lavorare con: atleti, manager, studenti e altre professioni che richiedono un'alta performance mentale.

    In caso di ansia o di problemi legati alle sfide della vita, il mental coach può anche decidere di adottare  tecniche di rilassamento e di respirazione.

    13. Coach personale: vantaggi e svantaggi di un percorso individuale

      I vantaggi di un percorso di coaching personale includono:

      • Obiettivi personalizzati: il coach si concentra sul singolo individuo per aiutarlo a definire e raggiungere i suoi specifici obiettivi personali.
      • Focalizzazione sull'individuo: il coach si concentra sulle esigenze e sui desideri specifici del coachee, invece di seguire un piano predefinito valido per un intero gruppo.
      • Supporto costante: il coach è disponibile per sostenere il coachee nel suo percorso, fornendo feedback e incoraggiamento lungo la strada.
      • Confidenza: il coaching personale offre un ambiente sicuro e confidenziale per discutere questioni personali e sensibili.

      Gli svantaggi di un percorso di coaching personale possono includere:

      • Costi elevati: il coaching personale può risultare più costoso rispetto ad altre forme di supporto.
      • Dipendenza dal coach: alcune persone possono diventare troppo dipendenti dal coach, invece di imparare a gestire da sole i propri problemi.
      • Tempo richiesto: il coaching personale richiede un impegno significativo da parte del coachee in termini di tempo e di partecipazione attiva.
      • Non adatto a tutti: il coaching personale può non essere adatto a tutti, soprattutto se il coachee ha bisogno di supporto specifico come, ad esempio, una terapia medica o psicologica.
      • Non è una soluzione rapida: il coaching personale richiede tempo e impegno per vedere i risultati, non è una soluzione rapida.

       

      14. Coaching di gruppo: come funziona?

      Il  coaching di gruppo può essere utilizzato in diversi contesti come l'ambito aziendale, nello sport o nella formazione, e supporta i partecipanti a raggiungere determinati risultati:

      • Lo sviluppo di competenze: in un particolare campo oppure il miglioramento delle performance nell’ambiente di lavoro.
      • Il lavoro di squadra: il coaching di gruppo può aiutare i membri di un team a lavorare meglio insieme, migliorando la comunicazione e la collaborazione del gruppo.
      • Supporto: il coaching di gruppo può fornire un ambiente di supporto in cui le persone possono condividere le proprie esperienze e imparare gli uni dagli altri.
      • Motivazione: il coaching di gruppo può aiutare le persone a rimanere motivate e focalizzate sul risultato aziendale.

      Il processo di coaching di gruppo è simile a quello del coaching individuale, ma ci sono alcune differenze chiave, tra cui si evidenzia il contributo attivo dei partecipanti alla sessione di coaching tramite la condivisione delle proprie esperienze e conoscenze.

      Il coaching di gruppo si svolge in sessioni regolari, in cui il coach guida il gruppo in esercizi ed attività varie applicando tecniche come, ad esempio, la domanda aperta, l'ascolto attivo e la riflessione.

      A volte il coach può anche utilizzare tecniche di visualizzazione per guidare i coachee a focalizzarsi sui propri obiettivi.

      Un altro beneficio del coaching di gruppo consiste nel fatto che i partecipanti sono impegnati insieme in un percorso di sviluppo, per cui possono stabilire tra di loro relazioni di supporto e di incoraggiamento reciproco.

      15. Quali sono i criteri da adottare per scegliere un corso di Coaching?

      Negli ultimi anni si assiste al proliferare di corsi di coaching online, per cui non è semplice orientarsi in questo mercato.

      Il criterio fondamentale per selezionare il proprio Coach guarda  indubbiamente all’esperienza pregressa accumulata supportata anche da attestati e certificazioni professionali.

      Un altro aspetto a cui prestare attenzione sono le testimonianze dei coachee, ascoltare  le esperienze accumulate da altre persone aiuta nella valutazione.

      Infine suggeriamo di accedere sempre a una consulenza gratuita conoscitiva con il coach per verificare non solo le competenze tecniche, ma anche l’aspetto emozionale e l’empatia del professionista.

      Per scegliere un corso di coaching in sintesi i criteri da considerare possono essere:

      • Qualifiche ed esperienza del coach: assicurarsi che il coach abbia le giuste qualifiche e abbia un'esperienza significativa nel campo del coaching.
      • Focus del corso: assicurarsi che il corso si concentri sull'area di interesse del coachee e che abbia una struttura ben definita.
      • Feedback degli studenti: leggere le recensioni e i feedback degli studenti che hanno già frequentato il corso per avere un'idea della qualità dell'istruzione e dell'esperienza degli studenti.
      • Metodologie utilizzate: assicurarsi che il corso utilizzi metodologie e tecniche che il coachee trova attraenti e che si adattano alle sue esigenze.
      • Durata e frequenza del corso: considerare la durata e la frequenza del corso per assicurarsi che siano compatibili con il proprio calendario.
      • Certificazione: verificare se il corso è supportato da un ente accreditato e se offre una certificazione al termine del corso.
      • Costi: considerare i costi del corso e la modalità di pagamento per assicurarsi che siano sostenibili.
      • Supporto post-corso: verificare se il corso offre supporto dopo la conclusione del percorso, come ad esempio sessioni di follow-up o mentoring.

      16. Perché diventare Coach?

      In un mondo competitivo come la nostra epoca, la figura professionale del coach è sempre più richiesta per supportare le persone che hanno la necessità di focalizzarsi diversamente sul proprio percorso che sia interiore ma anche relazionale, genitoriale o professionale.

      Sussistono attualmente le condizioni perché sia proficuo diventare coach ed intraprendere studi e corsi di formazioni che consentono di acquisire le necessarie competenze e skill.

      In sintesi le ragioni per diventare un coach possono essere elencate per punti:

      • Aiutare gli altri: il coaching è un modo per aiutare le persone a raggiungere i propri obiettivi e a migliorare la qualità della loro vita.
      • Sviluppo personale: il coaching può aiutare gli individui a sviluppare le proprie competenze e a crescere come persone.
      • Lavoro gratificante: il coaching può essere un lavoro gratificante, poiché si ha la possibilità di vedere i propri coachee raggiungere obiettivi e miglioramenti notevoli nella vita personale.
      • Flessibilità: il lavoro di coaching può essere flessibile, sia che si lavori come coach indipendente o all'interno di un'organizzazione.
      • Possibilità di crescita professionale: ci sono molte opportunità di crescita professionale nel campo del coaching, come, ad esempio, diventare un coach specializzato in ambito sportivo oppure un coach nel settore della formazione.
      • Possibilità di lavorare in diverse aree: il coaching può essere applicato in molte aree diverse quali ad esempio il business, il benessere personale, lo sport e i rapporti interpersonali.
      • Possibilità di lavorare a distanza: con l'avvento delle tecnologie digitali, è possibile lavorare da remoto, offrendo servizi di coaching online e via telefono, questo può rappresentare un'ulteriore opportunità di crescita professionale.
      • Possibilità di lavorare come libero professionista: diventare coach significa anche avere la possibilità di lavorare come libero professionista creando così un proprio business.

       17. Come diventare Coach?

      Per diventare un coach è possibile seguire un percorso a tappe:

      • Formazione: seguire un corso di formazione accreditato in coaching. Esistono varie opzioni disponibili, come corsi universitari, programmi di certificazione e corsi online. E’ strettamente indispensabile valutare sempre attentamente la durata e il livello di questi corsi.
      • Pratica: accumulare esperienza professionale lavorando come assistente o co-coach con un collega esperto.
      • Certificazione: ottenere una certificazione da un ente accreditato. La certificazione dimostra che si è completato un certo livello di formazione e che si soddisfano determinati standard professionali.
      • Continua formazione: è altrettanto indispensabile continuare a formarsi per mantenere e migliorare le proprie competenze e rimanere aggiornati sulle ultime tendenze e tecniche nel campo del coaching.
      • Costruire una rete di contatti: costruire una rete di contatti professionali consente di trovare opportunità di lavoro e acquisire nuovi clienti.

      È infine basilare notare che i requisiti specifici per diventare un coach, come ad esempio la formazione o l'esperienza professionale, possono variano a seconda del paese o dell'area geografica in cui sii risiede.

      dizioni avverse:

      Coach personale: vantaggi e svantaggi di un percorso individuale

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